I vivi al prezzo dei morti by Rene Fregni

autore:Rene Fregni [Fregni, Rene]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Jimenez Edizioni
pubblicato: 2021-06-07T22:00:00+00:00

4 MARZO

Sono otto giorni che lavoro come un forsennato intorno a casa di Isabelle. Ho provato a riprendere un libro ma mi cade dalle mani. Il mio spirito è altrove. Solo il duro lavoro fisico scaccia un po’ le nere ossessioni che mi attanagliano giorno e notte.

Ho detto a Kader che sarei passato a trovarlo, è al di sopra delle mie forze. Eppure dovrei farmi vedere un po’, laggiù. Spero che la gente non si faccia troppe domande vedendo questo strano giornalista che non ha niente da fare e gira per il campeggio.

Sono andato a comprare dodici sacchi di concime organico da spargere sul terreno attorno agli alberi dopo averlo vangato. Ho cominciato con la trentina di olivi. Mi restano ancora tutti gli alberi da frutta, i quattro ciliegi immensi, le due file di cotogni, l’albicocco, che avrà più o meno la mia età ed è coperto di escrescenze di resina, i fichi che sono cresciuti un po’ dappertutto nel corso degli anni. Alcuni sono spuntati dai muretti di pietra che sostengono i terrazzamenti; quelli mi basta vederli crescere crepando i muri che poi rabbercio alla bell’e meglio.

Piccono, strappo le erbacce, nutro la terra dalla mattina alla sera. Quando i muscoli mi si irrigidiscono, faccio una doccia, mi metto una giacca pulita e scendo a prendere un caffè e a dare un’occhiata al giornale nel bistrot del paese.

La gente sa che scrivo libri, che vivo con la maestra dei bambini piccoli. Ci salutiamo, niente di più. In un angolo ho il mio tavolino, a cui nessuno aspira. Vanno al bar per parlare ad alta voce, ridere e commentare ciò che sentono in tv o i mediocri risultati di quest’anno dell’Olympique Marsiglia. Ho l’impressione che ci siano sempre meno cacciatori. Accanto al bancone, i pallettoni si sparano sui politici che diventano grotteschi burattini.

Questo vociare lo trovo rilassante, rassicurante. Chi potrebbe sospettare che un tipo banale e silenzioso che come tutti legge i risultati delle partite su La Provence abbia sotterrato un uomo sulla collina, a pochi passi da qui?

A volte è la pioggia a interrompere il mio lavoro. Da vari giorni si susseguono gli acquazzoni. Comincio a picconare sotto un sole fortissimo e nel giro di qualche secondo tutto diventa scuro e mi cade in testa un rovescio gelato. Faccio appena in tempo a correre nella rimessa per ripararmi. C’è stato anche un po’ di nevischio, due o tre volte. Questi rovesci sono tanto improvvisi quanto brevi. So che presto potrò riprendere il lavoro.

Dalla rimessa osservo il movimento di queste roccaforti di nuvole, sono arrivate in un istante e in un istante aprono un immenso varco, dietro le spesse muraglie appare un cielo color genziana. Tre minuti dopo, il sole inonda i prati bagnati su cui scintillano i myosotis, le margherite e i fiori di tarassaco. Ghirlande di cardellini e fringuelli scendono dalle colline e saltellano dappertutto sui campi neri.

Verso le tre e mezzo Isabelle torna da scuola. Si ferma sul sentiero, mi osserva per un istante. Non mi ha mai visto buttarmi sul lavoro con tanta foga.

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